Prima avevano litigato su facebook per uno “sgarro tecnologico” e poi sono arrivati a ad affrontarsi a colpi di calci, pugni e coltelli in piazza. I fatti si sono verificati a Mondello (PA) dove i giovani di due famiglie “per bene” si sono affrontati selvaggiamente, esplodendo anche colpi con una pistola a salve. I carabinieri hanno arrestato Carlo John Somma, 18 anni; Giuseppe e Antonio Gebbia, 28 e 23 anni; Daniele Gebbia, 19 anni e hanno denunciato un minorenne. IL tempestivo intervento dei militari ha evitato che la rissa si trasformasse in tragedia.
Tutto era partito dal social network più in voga del momento, Facebook. Qui il minore avrebbe perpetrato uno sgarro tecnologico pubblicando alcune foto e riferimenti scherzosi relativi all’amico Salvatore Gebbia a cui è stata ritirata la patente recentemente per il rinvenimento di una modica quantità di droga. La bravata non è stata gradita da Gebbia che ha deciso di difendere il proprio onore insieme ai suoi fratelli. Giuseppe, Antonio e Daniele Gebbia si sono presentati nella casa del minore per chiarire la vicenda, ma presto la situazione è degenerata e si è arrivati ad una vera e propria rissa. Addirittura il ragazzino e il fratello, risaliti in auto, hanno tentato di investire i “rivali”. Non contento Carlo John Somma, fratello del minorenne, è tornato a casa e subito dopo è ricomparso armato di una pistola a salve e con un grosso coltello da cucina con cui ha minacciato i fratelli Gebbia. Questi ultimi si sono resi conto che la pistola impugnata da Gebbia (da cui era partito un colpo in aria) era giocattolo, gli si sono avventati contro e Gebbia ha estratto il coltello con cui ha cercato di colpire i fratelli rivali.
Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri della stazione di Partanna Mondello che hanno bloccato immediatamente i contendenti evitando che potessero continuare la lite e provocarsi ferite ancora più gravi. Sul luogo dello scontro i militari hanno sequestrato il coltello da cucina e la pistola giocattolo.
Antonio Gebbia ha dovuto ricorrere alle cure mediche all’ospedale Santa Sofia dove i medici gli hanno dato sette giorni di prgnosi per lievi traumi. I giovani fratelli, un po’ ammaccati, invece, sono stati arrestati e si trovano al carcere palermitano dell’Ucciardone. Gli arresti sono stati convalidati, ma i ragazzi sono stati scarcerati in attesa dell’udienza che si terrà il prossimo 28 maggio. Dovranno rispondere, a vario titolo, di rissa aggravata, porto illegale di armi e disturbo alla quiete pubblica.
fonte:ecodisicilia