Pokémon Spada e Scudo è stato presentato nel corso di un evento che ha visto protagonista il producer, Junichi Masuda.
Secondo Matsuda si è discusso molto sul numero di Pokémon, inizialmente infatti, l’idea era quella di creare i pokédex definitivo.
Alla fine, il team ha preferito puntare alla massima qualità per ogni singola creaturina che ai numeri.
Questo significa che, all’interno del nuovo gioco, non ci saranno tutti i Pokémon delle precedenti generazioni come molti si aspettavano.
Spada e Scudo ha un’identità tutta sua e vuole essere un punto di rottura per la saga, nonostante ne mantenga molti degli elementi canonici.
I due nuovi titoli usciranno a metà novembre.
L’attesa è elevatissima e la community molto divisa.
Da un lato ci sono i veterani, piuttosto delusi dai primi filmati.
Gli utenti si aspettavano un trattamento del calibro di The Legend of Zelda Breath of The Wild, per la nuova creatura di Game Freak.
Il titolo mostra invece una grafica piuttosto datata, assieme a un sistema di movimento classico che non apre ad alcun tipo di esplorazione diversa da quella che conosciamo.
Certo ci sono le zone selvagge con la telecamera libera, ma dimenticatevi libertà di movimento e stile di gioco open world.
Per quanto riguarda i contenuti Pokémon Spada e scudo sembrano vantare un gran numero di palestre e di scontri, oltre a moltissimi segreti nascosti in giro per l’isola.
La speranza è quella di trovarsi di fronte al Pokémon definitivo anche se, a quanto pare, siamo solo all’inizio di una nuova strada che potrebbe portare, magari nelle prossime edizioni, a qualcosa di davvero indimenticabile.
Per il momento, la scelta di non spingere l’acceleratore, sembra portare agli utenti di vecchia data, la solita esperienza che conoscono da vent’anni, rivestita di novità e di una grafica intermedia, che unisce l’estetcia 3ds a quella Nintendo Switch.