Trump ha prorogato il ban dei prodotti Huawei per le aziende USA.
Le ragioni del ban sarebbero legate alla sicurezza e ai rischi dell’utilizzo dei device che, secondo la Casa Bianca, non sarebbero sicuri.
I dubbi emersi nei giorni scorsi anche su Xiaomi, mostrerebbero infatti sistemi in grado di inviare informazioni private a server in paesi stranieri, oltre a falle utilizzabili per compromettere gli smartphone e ottenere informazioni riservate.
Resta quindi il ban, nonostante le proteste delle compagnie Huawei e Zte.
Ban che sembra inasprire i legami tra USA e Cina, precipitati proprio di fronte alla crisi del Coronavirus.
Secondo quanto riportato, l’utilizzo di prodotti cinesi “continua a rappresentare una minaccia straordinaria alla sicurezza nazionale, alla politica estera e all’economia degli Stati Uniti”.
Il decreto di Trump risale al 15 maggio 2019 e ha dato inizio ai problemi di Huawe con Android.
Una situazione quella attuale che potrebbe compromettere la compagnia cinese, e forzarla di nuovo a puntare a un sistema operativo nativo.
Al momento infatti nonostante diverse proroghe, niente è chiaro e il futuro di Huawei potrebbe essere differente.
Di sicuro il mercato condiviso e il mondo tech, oggi, diventano un altro terreno di scontro tra nazioni, con rischio di infiltrazioni e di accesso ai dati privati da parte, non solo delle compagnie che producono smartphone, ma anche dei governi, spesso parte del processo di produzione e investitori in realtà di questo genere.
Una situazione complessa quella che si è venuta a creare che potrebbe colpire duramente il mercato di Huawei soprattutto su territorio americano.
L’azienda, può vantare però una clientela diffusa nel mondo che l’ha portata a diventare, grazie anche ai prezzi molti bassi rispetto alla concorrenza, una delle principali aziende smartphone e tech del mondo.
Staremo a vedere se ci saranno altri ban, e quale sarà il futuro di Huawei negli USA.